Cuori che si rigenerano e ringiovaniscono, robot che operano a distanza, intelligenza artificiale al servizio di diagnosi rapidissime e personalizzate, valvole sostituite senza bisturi. Siamo nell’età d’oro della cardiologia ed è uno dei suoi protagonisti, Giulio Pompilio, a condurci alla scoperta di traguardi che hanno il sapore della fantascienza.
Come i personaggi di Jules Verne solcano gli oceani atmosferici, così i ricercatori si avventurano in universi infinitesimali, affidando ai virus l’incarico di trasportare geni nelle cellule cardiache e ai batteri il compito di insegnare come tagliare e ricucire il DNA. Alcune conquiste fanno già parte della pratica clinica, altre mete saranno raggiunte probabilmente in una manciata d’anni.
Il progresso non riguarda solo gli interventi d’avanguardia. A essersi evolute sono anche le strategie per combattere condizioni diffuse come ipertensione, diabete e colesterolo alto, fattori di rischio per il cuore: tra diete, movimento e nuovi farmaci, la seconda parte del libro è un vademecum prezioso per la prevenzione e la cura.
«Molti di noi sognano di vivere a lungo, tutti desideriamo vivere bene gli anni che ci attendono, senza sofferenze croniche» scrive Pompilio, che è direttore scientifico del Centro Cardiologico Monzino di Milano, il primo istituto in Europa dedicato esclusivamente alla ricerca e alla cura delle malattie cardiovascolari. «Dobbiamo partire dal cuore: è nell’organo che scandisce i nostri battiti la chiave della longevità sana.» Come recita il titolo del libro, Il cuore ha sempre ragione.
Il libro fa parte della collana Scienze per la vita, ideata e diretta da Eliana Liotta.