Darla subito, la prima sera. Magari per altre funziona, ma per Teresa è sempre un casino. Perché lei si affeziona in una notte e confonde l’intimità dei corpi con quella dei sentimenti. Insomma, ci rimane sotto. Come se non bastasse, stavolta è fine estate e Teresa è su una piccola isola del Mediterraneo, con una luna piena di ormoni, un vulcano turbolento e uno sconosciuto dalla voce profonda. Opporre resistenza è impossibile, anche se Teresa sa già come andranno le cose: una botta e via, arrivederci e grazie. Tommaso, poi, di storie non vuole proprio saperne. È un fuggitivo di professione, lavora nella cooperazione internazionale e vive con la valigia pronta e il passaporto in tasca. Ora però si è preso un anno sabbatico, per capire cosa vuole dalla vita. È così che Teresa e Tommaso si incontrano, ed è così che finiscono a letto insieme. Lei, neanche a dirlo, si innamora all’istante; lui è incuriosito dal fatto che lei sembri un disastro. Ma poi Teresa, per la prima volta in vita sua, decide di non cercare Tommaso. Invece Tommaso, per la prima volta in vita sua, decide di cercare Teresa per conoscerla meglio. Ma tra il desiderio di essere liberi e la paura di restare soli, nessuno dei due sa davvero in che direzione andare. Tra parole e silenzi, la loro relazione prende forma, si modifica e si disgrega, fino ad arrendersi alla più chiara delle evidenze: l’amore non è qualcosa che accade solo a chi ha fascino, buona genetica, autostima o culo. È una cosa che si fa, e possono farla tutti.
«Be’, sorella. Rispondi a queste domande: pensi a lui appena ti svegli al mattino?
Anche la notte.
Sei pronta a perdonargli il fatto che sia sparito come se non fosse successo nulla?
Certo.
Bene, la diagnosi è abbastanza semplice, sei una sottona. Non pensavo lo saresti mai stata, ma può succedere a tutte»