Niente di ciò che soffri andrà perduto

Niente di ciò che soffri andrà perduto

Mistica della vita quotidiana

pp. 144, 1° ed.
978-88-454-0108-4

Arrivi a un punto della vita in cui ti sembra che i giochi siano fatti, che nulla possa più migliorare, che tutto sia andato storto, che non sia ciò che avevi sognato. Quello è il tuo matrimonio, quello è il tuo lavoro, quelli i tuoi figli, quella, insomma, è la tua realtà, e vorresti solo scappare via. E invece no. È proprio nel momento del dolore e della delusione più nera che avviene l’incontro più bello, un incontro che indica la strada della salvezza, per noi e per chi ci sta vicino, e che ci insegna a non fuggire dalla fatica di vivere, ma a benedirla come un dono.
Costanza Miriano, scrittrice che non teme di andare contro le idee correnti, racconta esperienze di sofferenza e di bellezza. Con la sua irresistibile leggerezza nell'affrontare i temi più duri dell’esistenza, ci offre una raccolta di storie morali a lieto fine: dalle ferite che si nascondono in un matrimonio alle umiliazioni dell’adulterio, dalle mortificazioni che accompagnano la povertà fino al dramma delle malattie gravi, proprio quando sembra di avere toccato il fondo, nasce l’occasione per conciliarsi con il proprio destino e amare senza condizioni.

Autore

ha un marito (per ora) e quattro figli. Nella notte dei tempi si è laureata in Lettere classiche ma, miopia a parte, la cosa non sembrerebbe aver lasciato traccia in lei. A questo punto è certa di non essere esperta di nulla, perciò fa la giornalista e scrive libri, tutti pubblicati per Sonzogno: Sposati e sii sottomessa, Sposala e muori per lei, Obbedire è meglio, Quando eravamo femmine, Si salvi chi vuole, Diario di un soldato semplice, Niente di ciò che soffri andrà perduto e Il libro che ci legge.
Da anni gira l’Italia a parlare di matrimonio, di amore e di differenza tra maschi e femmine, incontrando molte migliaia di coppie.